IL LAGO DI LUGANO ( Parte Italiana) - TRATTORIA AL GROTTINO

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IL LAGO DI LUGANO ( Parte Italiana)

COSA VEDERE

Lago di Lugano (Parte Italiana)

Di origine glaciale, il Lago di Lugano ha una strana forma sinuosa, inconfondibile, una superficie di circa 50 chilometri quadrati e una profondità massima di 288 metri.  
In tempi preistorici, tutta la regione luganese era coperta dal mare come testimoniano i fossili trovati sul  Monte San Giorgio, sul Monte Generoso, sul San Salvatore.  
Nel Terziario, il ghiacciaio del Ticino ricopriva da un lato la Valle di Lugano sino al bacino del Ceresio e dall'altro, quello dell'Adda, si snodava dallo stretto di Val Porlezza verso Chiasso, Como e oltre.
Dal 2010 la parte italiana del Monte San Giorgio è annoverata nella Lista del Patrimonio Naturale Mondiale dell'Unesco, aggiungendosi così alla parte in territorio svizzero che vi faceva parte dal 2003

. Monte San Giorgio

Sulla sponda varesina del lago di Lugano si trovano:Porto Ceresio,  Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa.


     
                                 Porto Ceresio                                                                                                                      Brusimpiano

Museo dei Fossili di Besano
   
                                                                                                                        Si potranno fare gite in Battello lungo il Lago di Lugano



Brusimpiano


 Situato su un promontorio del Lago di Lugano con alle spalle il monte Castelletto, è attraversato dal torrente Trallo sulle cui rive si trova una vecchia miniera di galena argentifera dalla quale si estraevano piombo e argento.
Le origini di Brusimpiano e Ardena, una delle sue frazioni più a monte, dovrebbero essere molto antiche come testimoniano il ritrovamento di tombe celtiche del (V-II sec. A.C.) in località Val Leura e di una necropoli romana con tombe a cassetta. Purtroppo non è mai stata avviata alcuna ricerca archeologica nella zona.  
Le origini di Brusimpiano e Ardena, una delle sue frazioni più a monte, dovrebbero essere molto antiche come testimoniano il ritrovamento di tombe celtiche del (V-II sec. A.C.) in località Val Leura e di una necropoli romana con tombe a cassetta. Purtroppo non è mai stata avviata alcuna ricerca archeologica nella zona.  
 
                                                                                                                  Santuario Madonna del Campaccio
In località Castelletto con ogni probabilità sorgeva una fortificazione eretta dagli Insubri, utilizzata dai romani, risistemata a castello nel medioevo e alla fine distrutta nel 1249 dai Milanesi. Pare che le fondamenta del castello siano state utilizzate nella costruzione della Linea Cadorna.Numerose abitazioni del centro storico sono affrescate con soggetti a carattere sacro, che testimoniano in certo qual modo le varie calamità che hanno colpito il borgo.
Da vedere :
- il palazzo settecentesco detto 'in strada per Brusimpiano e Ardena'
- la seicentesca  Villa Sormani  posta in centro al borgo
- il santuario della  Madonna dell'Annunciazione, collegata a Brusimpiano da un ripido sentiero con Via Crucis. Sotto il piazzale antistante è situata una caverna che fu sede di un eremita: padre Francesco Coglio (1629-1692).

- la chiesa parrocchiale di  S. Maria Nascente  con affreschi dell'epoca del Luini

- l’antica parrocchiale di  S. Martino, di epoca longobarda

Passeggiata sul Lungo Lago


 

BISUSCHIO
Qui, potrete visitare la VILLA CICOGNA MOZZONI UN GIOIELLO RINASCIMENTALE
Villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, in provincia di Varese, è un complesso architettonico progettato ed edificato durante il rinascimento, il primo corpo di fabbrica che aveva funzione di Casino di caccia fu edificato prima del 1440, il secondo (collegato con il primo) fu eretto dopo il 1530, diventando così una vera e propria villa di delizie, circondata da giardini su più livelli.

Nel casino di caccia, la famiglia Mozzoni soleva ricevere ospiti dell'alta società milanese che si confrontavano nell'antica arte della caccia, infatti in quel tempo la Valceresio era una meta privilegiata per la caccia all’orso bruno e al cinghiale.
  
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