LA VALCERESIO
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LA VALCERESIO
La Valceresio (dal latino valle dei ciliegi) è una valle dell'alta provincia di Varese, formata da undici comuni:
Arcisate, Induno Olona, Cantello, Besano, Porto Ceresio, Clivio, Viggiù, Saltrio, Brusimpiano, Cuasso al Monte, Bisuschio.
Comprende la parte Sud della valle del lago di Lugano (in Latino Ceresium) e si stende fino all'alta valle del fiume Olona. Confina con la Svizzera e la provincia di Como.
Comprende la parte Sud della valle del lago di Lugano (in Latino Ceresium) e si stende fino all'alta valle del fiume Olona. Confina con la Svizzera e la provincia di Como.
Dapprima chiusa, poi via via sempre più aperta, è da sempre la via di collegamento più veloce per il Canton Ticino. Modellata nel corso dei secoli dai ghiacciai, è circondata dal monte Minisfredo (m 1012), dal Poncione di Ganna ( m 993), dal monte Piambello (m 1129), dal monte S. Elia (m 665), dal monte Orsa (m 993) e dal monte Pravanello (m 1045).
I reperti conservati al Museo dei Fossili di Besano e al Museo di Storia Naturale di Induno testimoniano l'evoluzione geologica della Valceresio e la presenza sul territorio dei dinosauri. La prima presenza umana è invece attestata al neolitico (500-2800 a.C.) dai resti di palafitte rinvenuti ad Arcisate in località Cattafame, nei pressi di una zona umida.
L'espansione romana che acquisì la valle alla provincia della Gallia Cisalpina, si concentrò soprattutto lungo il corso della Bevera, a Induno, Arcisate, Cantello, Ligornetto. Le tribù insubriche che la popolavano divennero cittadini romani sotto Giulio Cesare, in cambio di alcuni anni di servizio militare nelle legioni. Al termine del periodo di arruolamento, vennero iscritti alla tribù romana degli Oufentini, divenendo liberi cittadini romani e proprietari delle loro terre.
I centri più importanti furono sicuramente Arcisate e Induno Olona, punti di arrivo delle vie di comunicazione che arrivavano dal Verbano e dal Ceresio. Da qui transitava il rame estratto a Baveno e Maccagno, l'argento della Martica, lo stagno, il ferro, l'ambra e l'oro degli Elvezi.
Nel medioevo, inserita nella Pieve di Arcisate, la valle fece parte del Contado del Seprio e rivestì un importante valore strategico quale via di comunicazione verso il nord Europa.
Nel 1927 il mandamento di Arcisate venne scorporato dalla provincia di Como per confluire nella nuova provincia di Varese.
Nel medioevo, inserita nella Pieve di Arcisate, la valle fece parte del Contado del Seprio e rivestì un importante valore strategico quale via di comunicazione verso il nord Europa.
Nel 1927 il mandamento di Arcisate venne scorporato dalla provincia di Como per confluire nella nuova provincia di Varese.